UDIRE L’UDIRE, ROMPERE IL SILENZIO

Mi sono sempre divertito a ascoltare la musica – minuscola, compressa – che esce dagli auricolari usati da passeggeri sui mezzi pubblici. Isolati dalla vita che scorre intorno a loro, spesso canticchiano o addirittura cantono la canzone che ascoltano, ignari del fatto che tutti gli altri passeggeri possono sentirli.

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Inconsapevolmente, ci permettono di intravvedere qualcosa di profondo dentro di loro. Ebbene, per “udire l’udire” è necessario che il suono udito dal soggetto da noi origliato sia in qualche modo soffocato. Non sentiamo quel che sente il soggetto, ma possiamo capire, con l’udito, che sta ascoltando qualcosa. Il suono soffocato tende verso il silenzio. E sebbene nella modernità il silenzio ha avuto una connotazione positiva, nell’attuale momento non è questo il caso. Molte voci e molti eventi ci spingono a rompere il silenzio. Tante azioni di poteri minacciosi tentano di far tacere il dialogo e il dissenso. Ascolto e discorso diventano atti sovversivi. L’ascoltatore isolato dal mondo dentro i suoi auricolari sta esercitando il suo diritto di rompere il silenzio, ma in modo quasi silenzioso. (Steve Piccolo)

Steve Piccolo ha iniziato la sua carriera negli anni '70 suonando il basso in gruppi jazz e realizzando performance musicali negli spazi d'arte di New York. Nel 1979 ha fondato i Lizard Lounge con i fratelli Lurie. È attivo a livello internazionale dalla metà degli anni '70 in ambito musicale, teatrale, performance art, installazioni sonore, colonne sonore per film e video. Co-fondatore e curatore della listening roomERRATUM a Milano.