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UTOPIE E GLORIA, IL VELLO D’ORO

di Alberto Vannetti

L’idea della realizzazione di questo arazzo nasce dal mito del Vello d’Oro e dall’interpretazione che ne fece Jung, secondo cui rappresenterebbe nient’altro che la conquista di ciò che la ragione giudica impossibile. La mitizzazione della leggenda di Giasone, vittima poi dell’incantatrice Medea, non è solo una lotta tra bene e male, ma l’indicazione di una meta su una via erta di ostacoli che spesso riteniamo insormontabili. Nel progetto presentato a HoperAperta Vannetti manifesta la difficoltà di riprendere e mantenere fili logici, espressivi, culturalmente validi.

La memoria “dell’adolescenza”, riaffiorata grazie a un film degli anni ’60 del Novecento, produzione statunitense ispirata alle Argonautiche di Apollonio Rodio, è venuta in soccorso al suo istinto creativo, permettendo alla parte del suo lavoro che usa arazzi, tessuti, ricami, lane di collage, di interpretare al meglio, in modo contemporaneo, questo pensiero.

Alberto Vannetti si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e inizia il percorso di artista visivo e di divulgazione delle arti moderne e contemporanee.
Nel 1986 crea l'Associazione Culturale SOTTOTRACCIA e cura l’edizione di tre numeri monografici dell’omonimo periodico (Luciano Fabro, Jannis, Kounellis, Roberto Pace).

Nel 1987 fonda a Roma la rivista d'arte contemporanea OPENING, che segue per 12 anni, e promuove diverse iniziative espositive ed editoriali, collabora costantemente con artisti, storici dell’arte e critici.
Ha condotto un laboratorio editoriale di arte contemporanea presso il 1° Liceo Artistico di Roma, nel cui ambito è stata creata la rivista "Album Contemporaneo", 2000/2001 Roma. Dal 2015 cura la direzione artistica contemporanea del Museo Area Archeologica Arte Contemporanea di Cisternino in Puglia giunto alla dodicesima esposizione. Promuove scambi culturali ed espositivi con istituzioni nazionali e internazionali tra cui l’ultimo con i “Santa Monica Art Studios” di L.A. Ca.

Dall’estate 2020 cura la programmazione dell’Ass. Museo Arte Contemporanea Instabile nella Torre Normanno Sveva di Cisternino in Puglia.
Numerose sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private italiane ed europee.