Delle montagne fluttuanti, Wang Wei e il segreto della pittura,

by Maurizio Barberis

“…..Nel regno di Yun il riso è fiorito, presso gli abitanti di Chu, grassa è la zizzania: Alla porta appoggiato, io fantastico. E da lontano riconosco la veste del Vecchio Lai.” (Wang Wei, A un amico che ritorna a Sud, )

 

Attribuito a Ch’u Ting (1023-1050 ca) , Summer Mountains, particolare, ink and light color on silk, (45.3X115.2 cm)

Attribuito a Ch’u Ting (1023-1050 ca) , Summer Mountains, particolare, ink and light color on silk, (45.3X115.2 cm)

Wang Wei e il segreto della pittura, Wang Wei, pittore e poeta, saggio taoista, maestro di quelle brevi composizioni atmosferiche che combinano nella parola l’immagine e nell’immagine la parola, è considerato assieme a Li Bo e Du Fu uno dei principali poeti cinesi dell’VIII secolo, quella, per intenderci delle raffinate corti della Cina classica d’epoca Tang. E’ soprattutto grazie alla poesia atmosferica e di contemplazione del paesaggio che conosciamo la sua opera, non essendoci pervenutoci alcun  dipinto o disegno di certa attribuzione.

E’ rimasto però un breve trattato di ‘tecnica pittorica’, che allude all’arte della Pittura come alla Via maestra della conoscenza.

A lui di questo, superati gli oceani del tempo, siamo grati.

Autore ignoto, ( metà del XII secolo), Emperor Hsuan-Tsung’s fliaght to Shu, particolare, Ink ando color on silk (82.8X113.6cm)

Autore ignoto, ( metà del XII secolo), Emperor Hsuan-Tsung’s fliaght to Shu, particolare, Ink ando color on silk (82.8X113.6cm)

“…Nella Via della pittura, supremo è l’acquarello a inchiostro, perché esso inizia con la natura nella sua essenzialità e prosegue fino al compimento delle sue qualità attraverso le creazioni-trasformazioni. Alcuni, in un minuscolo disegno, arrivano a registrare la visione di mille li: l’est, l’Ovest, il Sud e il Nord, sembrano davanti agli occhi; la primavera, l’estate, l’autunno, l’inverno nascono in punta di pennello. Cominciate ponendo le acque e i loro limiti evitando assolutamente le montagne fluttuanti. Dispiegate in seguito i percorsi e le loro congiunzioni, senza però tracciare delle strade ‘finite’. Che la cima-ospite domini dalla sua altezza le montagne-convitati che le corrono incontro. Il monaco vivente in queste pieghe e queste cavità vi può costruire la sua capanna; le genti che vivono sul bordo dell’acqua vi collocano la loro casa……E’ bene porre, nella cavità di uno strapiombo, su una protuberanza pericolosa, un albero fantastico……Le montagne lontane e le nuvole uniscono le loro forme. E il cielo distante e le acque mescolano la loro luminosità….Le scene lontane sono imprigionate nella nebbia; i picchi scoscesi racchiusi tra le nuvole…Mantenete la pietra-per-inchiostro nella vostra mano e, di tanto in tanto, lasciatevi andare al ‘raccoglimento ludico’. NEL CORSO DI LUNGHI MESI E LUNGHI ANNI, ENTRERETE IN UNA DIMENSIONE SOTTILE E MISTERIOSA. IL RISVEGLIO MISTERIOSO non ha bisogno di lunghi discorsi: che il bravo studente faccia sempre riferimento alle regole del metodo!..”

Traduzione Lidia Bonomi, courtesy Luni Editrice, Milano