Distopie architettoniche, distopie fotografiche: Bofill Barcellona

di Henry Thoreau

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 1, bofill/barcellona

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 1, bofill/barcellona

“…(L’anima torna al corpo, Agli occhi si dirige E urta).-Luce! Invade L’essere mio. Stupore!...”

( Jorge Guillén, da Cantico, Fede di vita)

 Distopia: “ ..la dislocazione di un tessuto o di un viscere dalla sua normale sede..”

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 2, bofill/barcellona

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 2, bofill/barcellona

Walden 7: nome ispirato al celebre racconto di Henry Thoreau e al romanzo utopico ‘Walden Two’, del tristemente noto psicologo comportamentale Burrhus Frederic Skinner ( vedi alla voce skinnerismo). Di fatto un romanzo utopico, un’architettura trasformata in un incubo comportamentale, una ‘distopia’, appunto.

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 3, bofill/barcellona

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 3, bofill/barcellona

Immaginatevi un alveare di cellette di 30mq, progettate come soluzione abitativa per individui e non per famiglie, dove la famiglia, pensata come un nucleo allargato di individui, si compone in una serie accatastata di queste semplici cellette. Poi prendete un gruppo di inquilini felicemente scelti tra le popolazioni più disponibili al rischio utopico. All’inizio avrete una ‘fiesta continua’, canti danze e allegorie, ma finita la fiesta inizia la vita, e dopo quarant’anni ecco arrivare gli incubi. Provare per credere.

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 4, bofill/barcellona

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 4, bofill/barcellona

Bofill, l’ultimo, forse il penultimo (anche Calatrava non scherza), rappresentante di quella schiatta di artisti e letterati  spagnoli dotati del senso di una grandeur cosmica, travalica di gran lunga l’umile fatica quotidiana dei comuni mortali, e trasforma, come Cervantes, i giganti in mulini a vento e i mulini a vento in giganti.

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 5, bofill/barcellona

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 5, bofill/barcellona

Di lontane origini veneziane per parte di madre, figlio d’arte, Bofill, in linea con la sua sensibilità elitaria, sceglie come residenza-studio un’enorme cementiera, definita eufemisticamente ‘La Fabrica’, dove si avvale, per la realizzazione dei suoi progetti, di una equipe mista di architetti, psicologi, matematici, artisti e via così, nel tentativo di ridefinire i margini ‘aristocratici’ della ‘libera’ professione dell’architetto.

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 6, bofill/barcellona

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 6, bofill/barcellona

L’edificio, una struttura labirintica, (più di trenta torri, passaggi infiniti e complicati sotterranei) sembra imparentata con le visioni oniriche delle Carceri d’Invenzione o con gli incubi matematico-geometrici di Escher, e forse in questo, più vicina alle classicità romane di quanto possa sembrare a prima vista.

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 7, bofill/barcellona

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 7, bofill/barcellona

Più simile alla Tyrrel Corporation che a un atelier d’architettura, presentava ai tempi una complessità riducibile a masse e volumi elementari di una compattezza vagamente demonica.

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 8, bofill/barcellona

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 8, bofill/barcellona

Moderno Minotauro, Bofill s’erge al centro di questa straordinaria struttura, che riflette in modo principesco le distopie del suo progetto più infelice, il Walden 7, dove la Libertà si trasforma in oppressione e Thoreau si apparenta con il 1984 del mai abbastanza compianto Georges Orwell. (Internet docet). 

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 9, bofill/barcellona

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 9, bofill/barcellona

A noi piace invece qui ricordare Bofill per la limpida semplicità, classicamente evocativa, dei suoi giardini valenciani, o, viceversa, per la chiara e cristallina composizione del suo nuovo aeroporto di Barcellona, laddove, nell’incontro tra pubblico e privato, nella definizione di spazi ‘comuni’, più si intenda la poetica del Nostro.

 

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 10, bofill/barcellona

maurizio barberis/henry thoreau, distopia 10, bofill/barcellona