Los Caprichos

di Patrizia Catalano

 “Si dicono Capricci le Idee, che in pittura o in musica o in altro modo si manifestano lontane dal modo ordinario…” (Cesare Ripa, Iconologia, 1593)

 Nel 1733 Gian Battista Tiepolo, nato a Venezia e morto a Madrid in circostanze misteriose, pubblica una serie  di curiose incisioni dal titolo Capricci, il cui tema conduttore non è mai stato veramente compreso né dagli storici né dalla critica più avveduta. Qualche anno dopo, nel 1799, Francisco Goya y Lucientes pubblica a Madrid una serie di altrettanto inquietanti incisioni, Los Caprichos, il cui contenuto viene ricondotto a una serrata critica della società spagnola contemporanea. Peccato che le figure che Goya utilizza come modelli siano un passo più in là della semplice critica sociale, più affini forse, alle incisioni del Tiepolo nell’evocazione di un mondo fantastico, un mondo ‘altro’. L’art-design contemporaneo si presenta dunque come un Capriccio (nel senso barocco del termine) rispetto all’implacabile austerità del design seriale, un capriccio a volte in grado di evocare spiriti molto lontani dalla corrente razionalità del mondo del progetto, più simili alla piega di derridiana memoria che alla sottile linea retta cartesiana.

L’esposizione organizzata all’Ambasciata Italiana a Madrid nel marzo 2018 in occasione dell’Italian Design Day ha segnato un primo appuntamento espositivo per enfatizzare questo aspetto del design contemporaneo, laddove la semplice funzionalità estetica cede il passo a una più complessa lettura del mondo, rappresentato da forme apparentemente più ludiche, ma di fatto imparentate, anche quando si travestono da critica sociale, con ciò che possiamo definire la dimensione onirica e immaginale dell’inconscio collettivo.

Madrid, Ambasciata d’Italia, marzo 2018

A cura di Patrizia Catalano

Opere di Ettore Sottsass, Ugo La Pietra,  Andrea Branzi, Riccardo Dalisi, Fernando e Humberto Campana, Emanuel Babled, Andrea Salvetti, Maurizio Barberis, Gianni Osgnach e la collaborazione di Dilmos Milano, Galleria Giovanni Sacchi  Milano, Galleria Luisa Delle Piane Milano, Galleria Secondome Roma, Giustini / Stagetti Galleria O. Roma, Officine Saffi Milano.


Maurizio Barberis, Variazione sul tema de Gli Scherzi di Fantasia di Givanni Battista Tiepolo

Maurizio Barberis, Variazione sul tema de Gli Scherzi di Fantasia di Givanni Battista Tiepolo


Maurizio Barberis, Variazione sul Tema de Gli Scherzi di Fantasia di Giovanni Battista Tiepolo

Maurizio Barberis, Variazione sul Tema de Gli Scherzi di Fantasia di Giovanni Battista Tiepolo


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White Tiger,

di Fernando e Humberto Campana, in bronzo dorato, galleria Giustini / Stagetti, Roma


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Alligator,

di Fernando e Humberto Campana in bronzo dorato e brunito, galleria Giustini / Stagetti, Roma


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Cavaliere, in lamina di rame,

di Riccardo Dalisi, Galleria Luisa Delle Piane, Milano


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Sciami,

di Andrea Branzi, vaso in plexiglass,galleria Giovanni Sacchi, Milano


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Last meal,

di Emmanuel Babled, in vetro trasparente e oro, galleria Secondome, Roma


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Una forza interiore,

di Ugo la Pietra, vaso #9, Officine Saffi, Milano


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Los Caprichos, Italian Design Day, marzo 2018, Ambasciata d’Italia a Madrid, a cura di Patrizia Catalano. In primo piano, di Andrea Salvetti, Dilmos


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Los Caprichos, Italian Design Day, marzo 2018, Ambasciata d’Italia a Madrid, a cura di Patrizia Catalano. In primo piano, di Lettere d’Amore, di Ettore Sottsass, Dilmos


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Los Caprichos, Italian Design Day, marzo 2018, Ambasciata d’Italia a Madrid, a cura di Patrizia Catalano. In primo piano, White Tiger, dei f.lli Campana


Maurizio Barberis, Variazione sul tema ‘Buen Viage’ dai Capricci di Francisco Goya y Lucientes

Maurizio Barberis, Variazione sul tema ‘Buen Viage’ dai Capricci di Francisco Goya y Lucientes


Maurizio Barberis, Variazione sul tema ‘ Que se la llevaron!’ dai Capricci di Francisco Goya y Lucientes

Maurizio Barberis, Variazione sul tema ‘ Que se la llevaron!’ dai Capricci di Francisco Goya y Lucientes