Dalla pietra al cielo

(ri)Caduta

di Alfonso Femia

Per la Milano Design Week 2023, nel contesto di HoperAperta, Alfonso Femia ha realizzato un oggetto di design artistico nel quale il racconto prende corpo attraverso la materia. Una scala da lavoro diventa oggetto di un’investigazione multilivello, in una dimensione di raccordo tra la premonizione biblica e  l’asprezza della condizioni attuale, in un mondo divorato incautamente dai suoi abitanti.

Segni dolorosi, avvertimenti: l’ala spezzata dell’angelo che giace a terra e il meteorite, simbolo della caduta, dell’infrangersi delle prospettive future. Tanti immaginari e tante realtà vivono insieme, evocazioni e prospettive.

Alfonso Femia ha scelto di rileggere il suo progetto disaggregandolo in atti, momenti scenici che possono essere interpretati come successivi, alternativi o contemporanei.

Atto primo 

SCALA E PIETRA

Una pietra caduta. Al piede della Scala di Giacobbe. Imponente traccia massiva, segno dell’appartenenza dell’uomo alla Terra, smossa e brutalizzata dall’azione mondana; monito dell’impossibile ascesa a una dimensione superiore; residuo di un privilegio perso, l’appartenenza alla spiritualità di una dimensione soprannaturale.

Atto secondo

PIETRA

indice di stabilità, sicurezza. Con la pietra si costruisce e poi si abita e si condivide lo spazio costruito.

Pietra, vincolo, peso, limite, impossibilità a muoversi.

Atto terzo

SCALA

Giacobbe l’aveva sognata, fuggendo da Canaan, ancorata al suolo, con l’apice che affondava i pioli nel cielo e gli angeli del Signore che salivano e scendevano, una profezia del destino umano. (Il sogno di Giacoppe, Genesi, 28:11-19)

Atto quarto

CIELO-PIETRA-STAGNO

“Mi pare di essere caduto dal cielo come una pietra in uno stagno” (“Cristo s’è fermato a Eboli”, Carlo Levi, 1945)

Il Sud senza riscatto. Il Sud che prima era Cielo.

Atto quinto

PAESAGGI

Cielo e terra distanti, separati.

La materia a unirli, l’architettura delle cose e del pensiero a stabilire una connessione.

La Scala di Giacobbe è un’opera di Alfonso Femia con Attico Interni, Casalgrande Padana, Marmi Faedo.

Opera in legno, ceramica, marmo e sabbia. Dimensioni 2.20 m. x 3.60 diametro della base circolare. Ispirata dall’episodio biblico della scala-ponte tra Terra e Cielo, sognata da Giacobbe, il progetto di artigianato tecnologico di Alfonso Femia è sintesi di opposte tensioni, la salita e la discesa, la spiritualità e la secolarità, la memoria e il contemporaneo.