Sotto il sole d’Antibes

Hans Hartung & Anne-Eve Bergman

by Henry Thoreau

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Una curiosa residenza, che sintetizza tre amori in un unico sguardo, la pittura, la musica e l’architettura.

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Figlio del suo tempo, un tempo terribile, dominato dagli incubi della guerra scatenata dal folle dittatore tedesco, Hartung scioglie la sua cittadinanza tedesca nel liquidismo della ‘françoiserie’.

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Nasce a Lipsia, dove studia pittura ma cresce in un ambiente fortemente condizionato dal mood musicale che ne formerà il retroterra estetico.

Da subito attratto , grazie all’amicizia con Kandinskij, dalle volute espressive di un’astrazione lirica, compie un primo soggiorno a Parigi, dove conosce ancor giovane la compagna della sua vita, pittrice come lui, Anna-Eva Bergman.

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Tornato in Germania non dura a lungo e alla presa di potere del nazismo capisce che non è più aria e si trasferisce definitivamente a Parigi, dove si iniziano a delineare le poetiche che condurranno al tachismo negli anni quaranta.

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Nel frattempo sente il bisogno di menare le mani e si arruola nella legione straniera, dove rimarrà sino a quando, ferito gravemente per salvare un amico, perde una gamba e viene congedato.

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Ottiene nel dopoguerra la cittadinanza francese e assieme ad Anne acquista un terreno ad Antibes, forse mosso dal desiderio di seguire le orme di altri che prima di lui avevano scelto quella costa come fonte di ispirazione e tra questi, non ultimo, il russo De Stael, come lui naturalizzato francese, come lui perseguitato dagli incubi della guerra, morto suicida nel 1955 proprio ad Antibes.

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Nel 1960 Hartung riceve il gran premio della Biennale di Venezia.

Nel 1987 muore Anne-Eve, e dopo poco anche lui lascerà la vita terrena. Come da sua volontà le ceneri verranno disperse in mare.

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