Nel solco di Segantini: Gottardo Segantini

di Mario Sironi

da “ Scritti inediti”, a cura di Elena Pontiggia, Abscondita Editore

Alla galleria Scopinich il pittore Gottardo Segantini, figlio del grande Giovanni, ha raccolto alcune sue opere di pittura e acquaforte. Rimasto orfano giovanissimo e cresciuto nell’atmosfera quasi religiosa del mito di montagne gigantesche, di maternità umili e adoranti, ripeté dal padre le immagini solenni, quasi come un dovere, come un rito devoto. Mentre un altro segantiniano, il Fornara, trasse dall’esempio del glorioso maestro la tecnica e i mezzi per un metodico realismo-dove si esprimeva un amore semplice e schietto per la natura-Gottardo Segantini con un’immaginazione più delicata e quasi di fanciullo, la fantasia ingenua di un’acerba e sorridente primavera, ha note di sincero e delicato lirismo. Le sue acqueforti che furono la sua prima e maggiore attività artistica recano segni anche più chiari di questa semplice e pura sensibilità.