Ni Tsan (1301-1374), Woods and Valleys of Yu-shan, Hanging scroll, ink on paper, e dettaglio dell’inscrizione.

Fanopea 

di Maurizio Barberis

"Descartes (diottrica): chi vedrà l'immagine dipinta negli occhi o nel cervello? Fa dunque un pensiero di questa immagine- Descartes discerne già che noi mettiamo un piccolo uomo nell'uomo, che la nostra vista obbiettivante del nostro corpo ci obbliga sempre a cercare più all'interno questo uomo vedente che noi pensiamo avere i nostri occhi." (M.Merleau-Ponty, Il Visibile e l’ invisibile,). Vista primitiva o pensiero di vedere. Ezra Pound, in un celebre saggio dedicato alla lingua della poesia, indica quelle che, a suo parere, sono le tre principali forme poetiche: melopea, fanopea e logopea. Melopea e logopea rappresentano rispettivamente l'aspetto musicale e "la danza dell'intelletto tra le parole", mentre la fanopea é la poesia per immagini. Così abbiamo, all'interno del linguaggio poetico, un modo preciso di costruire l'assonanza della parola, sulla base della sua capacità di evocare immagini. 

Ni Tsan (1301-1374), Wind among the Trees on the Riverbank, 1363, Hanging scroll, e dettaglio dell’inscrizione

Maestri nell'arte poetica della fanopea sono i poeti cinesi, la cui grafia è basata sull'ideogramma. Non solo, appartiene alla tradizione dell'arte cinese anche la figura del poeta-pittore singolare personaggio che, stanco della vita di corte, si ritira in zone impervie e remote della Cina, dedicandosi al tentativo di trovare una ragion d'essere comune alla parola e all'immagine. Qualcosa che, pur essendo rappresentazione, pone linguaggio nel desiderio dell'intuizione, nel riflesso nouminoso che colpisce l'occhio e la mente, in un'istante d'armonica precisione. Poesia come pittura, e pittura come poesia: il senso della loro reciprocità è dato dall'inseguire l'immagine, che come parola della mente, visione, affina la perfetta sintesi tra sentimento e ragione.  L'intelletto riacquista il suo ruolo, compone l'immagine come visione primitiva, con l'idea di un omuncolo che guarda il mondo da dentro il corpo dell'uomo. Guardiamo guardare e la visione si fà pensiero, l'immagine meditazione che porta 'oltre' la fisicità della cosa guardata: "...I tre monti sprofondano dal cielo lontano/ L'isola dell'Airone Bianco/ spacca il fiume in due./ I cirri oscurano il sole,/ Più non vedo la lontana Choan./ Sono triste…"( La città di Choan)

Ni Tsan (1301-1374) Enjoyng the Wilderness in an Autumn Grove, 1339, Hanging scroll, e dettagli delle inscrizioni

La poesia si basa sull'assonanza della parola e dell'immagine, sulla capacità della parola di costruire  un'immagine, avendo come sola necessità la parola stessa. La fanopea è l'unica forma poetica che, secondo Pound, si può prestare ad una traduzione in altre lingue. L'immagine agisce come una condizione trans-culturale, che ci consente un'universalità comunicativa ed espressiva maggiore dei significati che utilizzano il rapporto tra suono e senso e le correlazioni semantiche interne ai linguaggi specifici.  La parola-immagine diventa icona, e attraverso il processo di sintesi temporale,(l'istante dell'intuizione e l'eternità della rappresentazione)  circoscrive l'ampiezza del significato. Grazie alla sua apparente genericità, si apre a un'infinito significante, che produce una razionalità più vicina al senso primo, intuito, delle cose: "Nella fanopea troviamo la massima tendenza verso una precisione assoluta di parola; quest'arte esiste quasi esclusivamente grazie a ciò." ( E.Pound)

Wu Chen, (1280-1354), Crooked Pine, 1335, Hanging scroll e dettagli dell’iscrizione

 Dietro all'idea di una parola che si traduce in immagine, in un genere letterario e poetico che utilizza questa predisposizione dello spirito dell'uomo, riconosciamo la possibilità di trascendenza, che l'immagine, quando diviene autonoma, realmente autonoma, esprime. Nessuna degenerazione estetica, nessuna paura del bello, può rendere inutile l'estrema necessità di una parola che percorre per intero il senso della visione, e, grazie a questo, conquista la propria autonomia. 

Poiché questa, per essere tale, deve essere realmente efficace. L'immagine-parola é un'invenzione dello spirito. Attraverso questa Forma, può finalmente astrarre dal contenuto empirico e soggettivo della visione.

Unidentified artist, Portrait of Ni Tsan, 1340, Handscroll, Taipei

“ ...The political influence of the Taoist church began under the Mongols in the 1220s, when the Taoist master Ch’iu Ch’iu-chi, renowned for his magical power of divination and fortune telling, was invited by Chingghis Khan to his court in Central Asia. In 1276, the year the Southern Sung capital, Lin-an, fell to the Mongols, Khubilai Khan summoned the southern Taoist prelate, Chang Tsung-yen, the thirty-sixth Celestial Master of Dragon-Tiger Mountain, to the Yüan capital to be his adviser. Chang’s disciple Chang Liu-sun was placed, in 1295, in charge of the Taoist church of the south.Chang Liu-sun and his successor at the Mongol court effectively served as liaisons between the Mongols and the southern Chinese.

They were two schools of religious Taoist in the south. The elixir masters were itinerant magicians who practiced divination, rainmaking, and alchemy. The literary Taoist, men of intellectual achivement and great influence, conbined Neo-Taoist metaphysical tought with Confucian learning. As friends and companions of leading scholars and artists, they infused the Chiang-nan literati culture with Taoist mysticism, which served as the underlying philosophy for reclusive living. Several literary Taoists were also accomplished painters...” ( Wen C.Fong, Yüan Literati Painting)

 

Fang Ts’ung-i(1301-1378) Cloudy Mountains, detail, 1360. Handscroll