Shelter: la Maison Prouvè

di Henry Thoreau

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Francese sino al midollo, condisce con grazia d’oltralpe la semplice vocazione, spartana, ad un design industriale che più industriale non si può. La sfida, inconcepibile per quegli anni, produrre oggetti semplici, economici ma dotati del carisma dell’arte. Dal cucchiaio alla città. Figlio di un pittore e di una pianista cresce in un ambiente votato alla bellezza e alla conoscenza. In quel di Nancy respira aria Nouveau (Art), frequentando gli amici di famiglia. Beaux-Arts: l’arte alla portata di tutti, come un piatto di minestra per i poveri e i senza tetto. E’ così che inizia l’avventura più celebre di Jean Prouvè, attraverso l’amicizia con l’Abbé Pierre e il suo cenacolo di disperati.

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Già, l’Abeé Pierre, figura controversa ma paradigmatica di un lungo periodo della storia di Francia, che parte dall’occupazione nazista che lo vede attivamente schierato tra le file della resistenza, pronto a spendersi per la salvezza di intere famiglie ebraiche che trasporta, personalmente, al di là del confine svizzero. Fino agli ultimi bagliori del novecento che lo trovano nell’ambigua posizione di difensore dei profughi italiani, Brigate Rosse e Prima Linea, degli anni di piombo.

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Ma in mezzo c’è un’altra storia, quella che fa incontrare Pierre e Prouvé, entrambi mossi dal desiderio e dalla passione di aiutare gli ultimi. Nasce così ‘ La maison des jours meilleurs’, pensata, progettata e costruita appositamente per venire incontro al più gelido inverno della storia di Francia, quello del 1954:

"Amici, aiuto!... Una donna è morta di freddo questa notte alle 3:00, sul marciapiede di corso Sebastopoli. In mano aveva il biglietto con cui era stata sfrattata l'altro ieri... Ogni notte ci sono più di duemila poveri sui nostri marciapiedi che soffrono il freddo, muoiono senza cibo, senza pane, senza tetto. Alcuni sono quasi nudi... Ascoltatemi. In tre ore si sono creati i due primi centri di soccorso: uno sotto una tenda, ai piedi del Panthéon, in via Montagne Sainte-Geneviève, l'altro a Courbevoie. Sono già stracolmi. Bisogna che questa notte, in ogni città della Francia, in ogni quartiere di Parigi, si aprano dei centri di soccorso, dove questa povera gente possa trovare coperte, paglia, minestre ed un sorriso di gente amica. Sulla porta, alla luce di una lampada, si appenda un cartello con le parole "Centro fraterno di soccorso", sotto il quale si possano leggere queste semplici parole: "Se soffri, chiunque tu sia, entra, mangia, dormi, ritrova la speranza, qui tu sei amato".

"bollettini meteorologici annunciano un mese di gelo terribile. Finché l'inverno dura, finché esistono i centri, davanti ai loro fratelli che muoiono in povertà, tutta l'umanità dovrebbe avere un'unica volontà: la volontà di rendere non possibile questa situazione. Io vi supplico, fateci amare l'un l'altro per potere fare questo ora. Da cotanto dolore, lasciate che ci venga data una cosa meravigliosa: lo spirito di condivisione della Francia. Grazie! Ognuno può aiutare questi senzatetto. Per questa notte, al più tardi per domani, ci occorrono cinquemila coperte, trecento grosse tende militari, duecento stufe catalitiche. Fate recapitare velocemente tutto questo all'Hôtel Rochestervia Le Boétie, numero 92.Il rendez-vous per i volontari e gli autocarri per portarli; stanotte alle undici, davanti alla tenda sul Montagne Sainte-Geneviève. Grazie a voi a Parigi stanotte nessun uomo, nessun bambino dormirà sull'asfalto o sulle banchine. Grazie."

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Quest’appello troverà freddi i potenti della politica ma riceverà un’adesione entusiasta da parte di tutta la popolazione francese pronta a rispondere a questa chiamata, ricchi e poveri, con un’unica voce. In pochi giorni vengono raccolti più di 500 milioni di franchi e un’enorme quantità di beni di prima necessità.

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

All’appello risponde anche Prouvé, che dal suo Bureau D’Etudes Maxeville Design Office farà uscire un progetto di casa ‘povera’, totalmente industrializzata e confortevole, disegnata per ospitare una famiglia con figli.

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Il prototipo viene costruito sulla riva della Senna in sole due ore, e rimane, purtroppo, forse per ragioni di urbanistica e di potere,  nel limbo delle buone intenzioni.

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Viceversa lo stesso progetto, leggermente modificato verso l’alto, diverrà modello di alcune case di vacanza, e tra queste della villa “ La Seynave” a Lavandou per un industriale lorenese. Realizzazione veloce, costi contenuti, servizi minimalisti, sono le caratteristi principali che contribuiscono al fascino strutturale di questa semplice-complessa dimora di campagna. Immersa nel verde, tra gli alberi, sembra un progetto fatto apposta per la definizione di sostenibilità, privo di quella sfacciata opulenza esibita dai nouveau riche nostrani.

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Prouvè collaborò con i maggiori architetti dell’epoca, Tony Garnier, Eugène Beaudouin e Marcel Lods, Buckmeister Fuller, Janneret, Le Corbusier e tanti altri, impegnati come lui nel tentativo coraggioso di dare una risposta concreta ai bisogni della gente. Non sempre ci riuscivano, questa è la storia, ma almeno ci provavano. Non ultimo, va ricordato che, membro della commissione che doveva giudicare i progetti per il nuovo Centre Pompidou, si spese molto, con il suo carisma e la sua credibilità, per fare approvare il lavoro di Rogers-Piano.

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau

Jean Prouvet, villa “ La Seynave” a Lavandou, ph Henry Thoreau