A proposito delle fonti dantesche

di Michela Davo

Atelier Meridionale (Silos) “Urna” di San Domingo ( part.) Centrale: Cristo benedicente in mezzo al tetramorfo, 1170 circa. Rame dorato, smalti champlevés. Burgos, Museo Provinciale

Atelier Meridionale (Silos) “Urna” di San Domingo ( part.) Centrale: Cristo benedicente in mezzo al tetramorfo, 1170 circa. Rame dorato, smalti champlevés. Burgos, Museo Provinciale

È bello pensare a Penelope, in una qualsiasi di quelle notti trascorse a disfare la tela intessuta di giorno, al complice chiaror di mute faci, e chiedersi a che cosa pensasse, sciogliendo i nodi. A Odisseo, certo, e ai Proci lì fuori: forse, tra quei pensieri, s’annidava la cognizione che in quel fare e disfare fosse nascosta la chiave della conoscenza concessa all’uomo. Il marito e i pretendenti, come fili tra le sue mani, non si prestavano ad altro che a un intreccio, al suo scioglimento, a un rinnovato incontro, al giogo dell’attesa. 

Saint-Sever, Beatus, I ventiquattro anziani dell’Apocalisse, particolare, prima del 1072, miniatura su carta, Parigi, Biblioteca Nazionale

Saint-Sever, Beatus, I ventiquattro anziani dell’Apocalisse, particolare, prima del 1072, miniatura su carta, Parigi, Biblioteca Nazionale

Uno sguardo teso sul Mediterraneo non può non notare come tutto sia il frutto di un incontro, talvolta preceduto da uno scontro, tra culture diverse e si abitua velocemente alla consapevolezza di come non vi sia un’unica architettura, un solo tipo di arte, uno stile, ma molti, a volte intrecciati tra loro, altre soltanto accostati, eredità di secoli e genti passate e presenti. Non solo: percepisce concretamente l’impossibilità di pensare al Cristianesimo senza ricordare l’Ebraismo e la fratellanza con l’Islam. Maometto, infatti, non ha mai preteso di professare una verità nuova, aliena al mondo, bensì di restituire l’autenticità originaria del messaggio di Abramo, come lui profeta, nascosta sotto agli errori dei suoi fedeli. Chi legge il Corano, vi ritrova il nome di una donna: Maryam, meglio conosciuta come Maria di Nazareth, madre di Gesù. 

Bury St.Edmonds. Bibbia: Mosè e Aronne spiegano la Legge agli Israeliti, 1135 circa, Miniatura su pergamena, Cambridge, Corpus Christi College

Bury St.Edmonds. Bibbia: Mosè e Aronne spiegano la Legge agli Israeliti, 1135 circa, Miniatura su pergamena, Cambridge, Corpus Christi College

In qualche modo, tutto, come l’inganno di Penelope, è il risultato di un ordito: le scienze e la letteratura sono un gioco tessile, un continuo e costante legarsi, annodarsi, imbrigliarsi tra fili dissimili. Tra il XII e il XIII secolo, prevalentemente in Spagna, un’intensa attività di traduzione dall’arabo al latino permise la lettura, sino ad allora preclusa all’Occidente, di testi che sarebbero poi stati considerati, nella storia, occidentali: ci si riferisce a opere di Aristotele, Tolomeo, Archimede, Euclide e, con loro, di molti altri. Senza gli arabi, l’incontro tra gli occidentali e i loro padri non sarebbe avvenuto, non in quegli anni, quantomeno; la medicina, la matematica, l’astronomia e le altre scienze non si sarebbero evolute allo stesso modo.

Winchester. Salterio di Enrico di Blois: La Vergine in trono tra due Arcangeli. 1150 circa. Miniatura su pergamena. Londra, British Library

Winchester. Salterio di Enrico di Blois: La Vergine in trono tra due Arcangeli. 1150 circa. Miniatura su pergamena. Londra, British Library

Le Méditations métaphysiques di Cartesio, i testi di Pico della Mirandola, di Alberto Magno, di Tommaso d’Aquino e Ruggero Bacone (per citarne solo alcuni) sono fortemente imbevuti di rimandi arabi, islamici ed ebraici, oltre che occidentali e cristiani. 

Spagna. Tapiz de la Creacion” (particolare): la creazione di Adamo. Inizio del XII secolo. Ricamo di lana su tela di lino. Gerona, Cattedrale

Spagna. Tapiz de la Creacion” (particolare): la creazione di Adamo. Inizio del XII secolo. Ricamo di lana su tela di lino. Gerona, Cattedrale

Credere che Dante fosse al margine di questo crocevia di incontri e scontri tra culture, di questo dinamismo scientifico, di questa intricata rete di traduzioni e manoscritti sarebbe, più che ignorare la storia, supporre come ipotetico (e abbastanza arlecchinesco) plus valore che un testo come, per esempio, la Commedia potesse essere stato scritto senza il confronto con l’alterità. I rimandi alla cultura araba e islamica, in qualche modo eletta alterità per eccellenza dal mondo occidentale, nell’opera di Dante sono molteplici e sarebbe d’altro canto errato credere che siano rintracciabili solo nella Commedia, dove, per altro, viene messo in scena come un gioco di specchi: Dante si scaglia senza sconti contro la religione islamica, ma (ed è ingenuo credere che non ne fosse consapevole) dissemina il testo di rimandi, linguistici e non, alla letteratura scientifica araba (di questa indagine non si è occupato solo Miguel Asín y Palacios. Maria Corti ha individuato nel Kitāb al-miʿrāj uno degli ipotesti della Commedia, molti anni fa, e ha suggerito di rileggere l’opera, da un punto di vista anzitutto lessicale, alla luce dell’interdiscorsività messa in luce da Bachtin). Molto dell’indagine teologica e delle immagini cosmologiche proposte da Dante nel Convivio è debitore alla filosofia di Averroè (a sua volta riconoscente verso quella di al-Ghazali, di Platone, Porfirio, Aristotele e molti altri), Il Fioreè una sorta di riscrittura del Roman de la Rosee la Vita Nova prende avvio (tra gli altri) su degli evidenti lasciti boeziani.

Bibbia detta di Farfa: illustrazione del libro di Ezechiele, metà dell’XI secolo. Miniatura su pergamena, Vaticano, Biblioteca apostolica vaticana

Bibbia detta di Farfa: illustrazione del libro di Ezechiele, metà dell’XI secolo. Miniatura su pergamena, Vaticano, Biblioteca apostolica vaticana

Muovendo dal substrato dell’opera dantesca alla sua eredità, e tacendo dei notissimi esempi di testi occidentali a lei in qualche modo debitori (i Triumphi di Petrarca, tra i tanti), è opportuno, invece, ricordarne uno meno conosciuto: nel 1932, Muhammad Iqbal, da molti considerato uno dei padri del moderno Pakistan, pubblica il poema Javid-Nama, tradotto magistralmente in italiano da Alessandro Bausani, con il titolo Il Poema Celeste. Il principale ipotesto all’opera è, neanche a dirlo, la Commedia.

Avila, Bibbia: Cristo e i pellegrini di Emmaus; l’incredulità di san Tommaso; l’Ascensione. Metà del secolo XII, miniatura su pergamena, Madrid, Bibliotca Nazionale

Avila, Bibbia: Cristo e i pellegrini di Emmaus; l’incredulità di san Tommaso; l’Ascensione. Metà del secolo XII, miniatura su pergamena, Madrid, Bibliotca Nazionale

Il viaggio, tra il terreno e lo spirituale, questa volta ha come guida Maulana Rumi, celebre poeta persiano. Iqbal non cerca in alcun modo di celare il debito verso la Commedia, né, dopotutto, Dante aveva offuscato il suo verso Brunetto Latini o la cultura araba: la ricerca ossessiva dell’origine che caratterizza noi moderni ha poco a che fare con la letteratura che si confronta da sempre, piuttosto, con l’ambito dell’originalità, ossia non con il disperato bisogno di raccontare qualcosa di nuovo (sarebbe, d’altro canto, possibile?) ma soltanto con quello di narrare, meglio di altri, ciò che già è noto. In certo senso, è proprio questa l’unica origine concessa ai prodotti dell’uomo, di cui la letteratura fa parte, frutto di molteplici suggestioni e mai estranei al mondo: quella di originarsia partire dall’altro.

Maine o Turenna (?) Frammento di messale: la Crocefissione, 1100 circa. Miniatura su pergamena, Parigi, Biblioteca Nazionale

Maine o Turenna (?) Frammento di messale: la Crocefissione, 1100 circa. Miniatura su pergamena, Parigi, Biblioteca Nazionale

È un’operazione che caratterizza la letteratura sin dalla notte dei tempi, dalle pagine omeriche, e che ci restituisce alla nostra arcaica sorellanza, alla nostra impossibilità di porci nel mondo come entità svincolate dallo spazio e dal tempo che, sempre, implacabili, avvolgono tutti, noi e gli altri.

Cîteaux. San Gerolamo. Commentario sui profeti minori: Cristo circondato da dodici profeti minori. Primo quarto del XII secolio. Miniatura su pergamena. Digione, Biblioteca Municipale

Cîteaux. San Gerolamo. Commentario sui profeti minori: Cristo circondato da dodici profeti minori. Primo quarto del XII secolio. Miniatura su pergamena. Digione, Biblioteca Municipale