HOPERAPERTA DECORATION AS NARRATIVE STRUCTURE 

UN PROGETTO A CURA DI PATRIZIA CATALANO E MAURIZIO BARBERIS. Una collezione di pezzi d’autore ideati da Alfonso Femia / AF* Design, Duccio Grassi, Federico Spagnulo, Fabio Cammarata, Maurizio Barberis e NùeVù attualizza l’idea di decorazione.

HoperAperta presenta una collezione dove gli oggetti sono concepiti, pensati e realizzati come pezzi unici. Gli autori, architetti e art-designer, sono stati invitati a collaborare con alcune aziende partner per reinterpretare il progetto come frutto di una ricerca e di una dialettica e per disegnare le forme e i materiali della decorazione ambientale. Alfonso Femia, Duccio Grassi, Federico Spagnulo, Fabio Cammarata, Maurizio Barberis, NùeVù e Steve Piccolo, ognuno con una storia diversa, si confrontano su un unico tema, ciascuno proponendo la propria visione del mondo, negli spazi del SIAM Società di Incoraggiamento Arti e Mestieri a Milano, nel distretto delle 5vie

Nella collezione il design si dissolve nell’arte e un nuovo concetto di decorazione appare all’orizzonte, muovendo le forme verso manufatti ricchi di un valore simbolico e di una ritrovata scrittura poetica. La decorazione diventa, in HoperAperta, l’elemento fondante delle forme e degli oggetti, attraverso una ricollocazione del significato originale di decoro, del suo rapporto con il racconto di una storia, di molte storie, passate presenti e future. Non uno stile quindi, ma un percorso, dove le forme diventano parte di una modalità che restituisce senso e profondità all’azione dell’abitare.

HoperAperta è un progetto condiviso da molti attori, aziende, architetti, designer e artisti, per mettere in relazione competenze diverse, chiamati a collaborare a un percorso comune, che abbia come obiettivo la trasformazione di un oggetto seriale (design) in un oggetto unico (art-design) e un oggetto unico in opera d’arte.


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‘The Many Faces of The Moon’

Alfonso Femia / AF*design in collaboration with MR

The studio Alfonso Femia / AF*design, approaches the theme of the Lunar Codex in the year of the Moon, an installation that narrates its virtual aspects, a lunar triptych created incollaboration with the artists Babur Ismailov and Robi Renzi, in mirror-finish steel, as an allusion to the nature of the lunar surface.

Lo studio di Alfonso Femia / AF*design affronta il tema del Codice della Luna, nell’anno della Luna, un’installazione che ne narra le virtualità, un trittico progettato in collaborazione con gli artisti Bobur Ismoilov e Robi Renzi, in acciaio specchiante, allusione alla natura della superficie lunare. 

‘Consolle Ryu’

Duccio Grassi in collaboration with Marmi Faedo, Oemmebi and Cromonichel

Duccio Grassi takes his cue from the benign myth of Ryu (the Japanese dragon) to investigate the relationship between light, volume and materials with a console/sculpture in acid-etched brass with a stone top.

Duccio Grassi si ispira al mito benigno del Ryu (drago giapponese) per investigare la relazione tra luce, volume e materiali in una consolle/scultura di ottone acidato con piano in pietra.

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‘Casciuniddu’

Fabio Cammarata in collaboration with CL Italia

Fabio Cammarata’s project focuses on the theme of memory: a box, Casciuniddu, gathers personal objects in a precious form in wood polished to a mirror finish with resin. The cover is in perforated wood with Roman cross decorations typical of the churches of southern Italy.

Il progetto di Fabio Cammarata si concentra sul tema della memoria e del ricordo: una scatola, o Casciuniddu, raccoglie oggetti personali, una forma preziosa in legno lucidato a specchio con resine. Il coperchio è in legno traforato con i decori a croce romana,  tipici dei confessionali delle chiese del sud Italia. 


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‘Arnolfini’s Mirror’ & ‘The lighting box’

Maurizio Barberis in collaboration with Officine Tamborrino and CL Italia

Arnolfini’s Mirror, by Maurizio Barberis, concentrates on the relationship between the work of art and its staging. The Lighting Box extends the concept of the frame, opening the work to an everyday useful object and integrating it in a form of domestic furniture, namely a console.

Maurizio Barberis, con Arnolfini’s Mirror, si concentra sulla relazione tra l’opera d’arte e la sua messa in scena. In 'The lighting box' realizza un’estensione del concetto di cornice, aprendo l’opera a un oggetto d’uso comune, integrandola in una forma d’arredo domestico, nello specifico in una consolle. 

 


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‘Il Giardino dei Fossili'

NùeVù by Nadiya Yamnych and Walter E.Trento, in collaboration with  Massimo Romanazzi

Nùevù approaches the project with an idea of nature that observes itself and displays its qualities through the intertwining of the gaze and the object.

NùeVù orienta il progetto a partire da un’idea di natura che osserva se stessa e mette in scena le proprie qualità attraverso l’intreccio di sguardo e oggetto. 


‘Genoma’

Federico Spagnulo, in collaboration with Julia Marmi

Federico Spagnulo investigates the relationship that is created between signified and signifier in an everyday useful object. The tension and the complementary nature of these two protagonists of semantics determine a new way of imagining and constructing objects. 

Federico Spagnulo indaga la relazione che si crea tra significante e significato in un oggetto di uso comune. La tensione e la complementarietà tra questi due protagonisti della semantica, determinano un nuovo modo di ideare e costruire gli oggetti. 

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 'Same Difference' 

sound installation by Steve Piccolo

Sounds create a structure of reference in space and time, through an illusory dialogue between human beings and unexpected timbres. 

Un decoro sonoro in quadrifonia, disloccato ai quattro angoli della stanza, dove i suoni creano una struttura nello spazio e nel tempo, attraverso un dialogo illusorio tra esseri umani e sonorità inattese.